Dati che mettono i brividi e che dovrebbero spingere tutti noi e in particolare le istituzioni europee a riflettere seriamente sulla deriva silenziosa che stanno vivendo i nostri giovani. Non è accettabile che la prima causa di morte tra i 15 e i 29 anni in Europa sia il suicidio. Parliamo di un’età in cui la vita dovrebbe essere piena di sogni, di scoperte e di possibilità.

È nostro compito dare speranza, costruire opportunità e non abbandonare mai i più deboli e i più fragili.

Dobbiamo mettere al centro la difesa della vita, sempre, anche quando le scorciatoie sembrano più facili, allettanti o obbligate.

Per questo non si possono aprire porte pericolose tramite leggi che considerano la morte come una possibilità.

I giovani europei hanno bisogno di segni tangibili ed esempi sani da seguire!